Angelo Mangiarotti a Colle Val d'Elsa #5
Quando nel 1985 Angelo Mangiarotti (Milano 1921 - 2012) avvia la collaborazione con la Colle Cristalleria, sa di poter contare su una sapienza tecnica che la zona di Colle Val d’Elsa (tra Firenze, Siena e San Gimignano) vanta nei secoli nel campo della produzione del vetro e del cristallo. Nella quiete di queste colline, cresciute con il rito atavico delle fornaci, tra fuoco, canne e pinze, Mangiarotti orienta l’eccellente qualità produttiva verso la cristalleria, dando il via ad un’opera di radicale ridisegno di alcuni elementi cardinali dell’apparecchiatura da tavola: la caraffa, il bicchiere, il centrotavola, il portafiori, il candelabro, etc..
All’interno di questa famiglia di oggetti, i “centri”, forti della loro indipendenza geometrica e funzionale rispetto agli altri elementi della tavola, offrono a Mangiarotti illimitate libertà espressive. Il cristallo, con la sua percentuale di piombo superiore al 24%, possiede sonorità e lucentezze non comuni, da cui la principale differenza rispetto al vetro, così che, iridescenze e trasparenze scaturiscono anche solo da una diversa inclinazione o da semplici slittamenti dei piani strutturali, senza tuttavia compromettere la continuità visiva dell’oggetto contenuto.
Come nella collezione Monos, progettata nel 2003 e realizzata in pochissimi esemplari, dove il convenzionale isolamento del cerchio è declinato in una più moderna forma triangolare, una sorta di scudo in espansione concentrica dal centro fino ai bordi ed elevato di pochi centimetri, quanto basta per ospitare fiori primaverili, tralci o rami, piccoli segni di vita quotidiana.
Misure: diametro cm.40xh.3,5
Della stessa collezione anche il portafrutta, vera e propria declinazione del più conosciuto centrotavola, così come immaginato da Mangiarotti: traboccante di frutti, anche cascanti e vivaci nei colori, al pari di un cesto di caravaggesca memoria.
La geometria meno rigida concede inaspettate rotondità, in chiave quasi naturalistica, ostentando al contempo una maggior altezza, garantita da un solido ed eccentrico “gambo” inclinato.
Misure: diametro cm.28xh.10
Angelo Mangiarotti è stato uno dei più noti architetti del’900. Ambasciatore del nostro Paese nel mondo, su di lui si è scritto molto, soprattutto in relazione all’opera architettonica.
Altrettanto conosciuta, ma scarsamente documentata, è la sua costante presenza nei distretti manifatturieri, quale Cantù per i mobili, Vicenza e Milano per la ceramica, Carrara per il marmo, Volterra per l’alabastro, Colle Val d’Elsa per il cristallo, con quest’ultima però a far da eccezione.
Infatti, nel volume “Angelo Mangiarotti. Disegnare il cristallo” pubblicato nel 1991, sono raccolti molti dei numerosi progetti realizzati, corredati da disegni tecnici e dagli schizzi preliminari a carboncino misto a colori, con l’inconfondibile energia che solo il tratto di Angelo Mangiarotti sapeva sprigionare.
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